Stagioni

Il tempo non scorre sempre uguale. Sembra avere improvvise accelerazioni, poi rallentamenti.

Momenti

Qualche giorno fa, come sempre, mi sono alzato, e come prima cosa nella giornata ho aperto la finestra e sono uscito sul balcone. Davanti a me si stendevano le case basse della zona dove abito, con i loro giardini e le loro vetrate.

Ho respirato a fondo, una, due volte, e lo ho sentito, per la prima volta in quest’anno. Ho sentito nell’aria quell’odore di erba e terra, asciutto e armonioso, che definisco genericamente come l’odore della primavera. Eppure, faceva ancora freddo, almeno a quell’ora.

Quell’odore di primavera ha rappresentato la promessa di un futuro radioso, leggero,

Avrei voluto congelare quell’istante, farlo durare per sempre. Perché, poi, arriva la realtà, e le attese vengono soppiantate da ciò che accade.

Primavera

La primavera rappresenta la rinascita? Simboleggia l’attesa, le speranze, l’essere positivi? È, in definitiva, la stagione dell’ottimismo?

Intorno a noi cominciano a spuntare erba e ad aprirsi fiori, e l’aria, è vero, cambia di odore e di consistenza. Sembra che anche ciò che facciamo, in definitiva ciò che siamo, possa cambiare. Riporta la speranza nel cuore. Accende di una luce nuova le ore. Parla alla parte più intima di noi.

Ci sembra che, finalmente, tutto sia possibile. Ogni difficoltà ci appare sormontabile, un futuro radioso sembra che si stenda ai nostri piedi, pronto a essere afferrato, a essere vissuto. Siamo i più forti. Siamo belli. Siamo noi.

Il tempo

La primavera, però, non rappresenta il nostro tempo, non è sintesi della nostra vita. La primavera è solo un momento, una parte, un’ispirazione di un attimo. È un battito di ciglia nel buio.

La vita riprende presto a scorrere come sempre. Si viaggia nel tempo a testa bassa. Si percorrono le giornate come girando sulla ruota di un criceto. Il buio torna in fretta, e senza scampo. La gioia appassisce, il cuore rallenta e si contrae. La speranza muore.

La nostra vita, in definitiva, è buio, più che luce. La tenebra è dentro e fuori di noi. Il freddo domina il mondo esterno, domina il nostro respiro.

La primavera è pausa, non è azione. È eccezione, non è regola. È l’oasi nel deserto. Si va da un’oasi all’altra a prezzo di immenso dolore, ma è il deserto nel quale percorriamo la maggior parte di strada.

Foto di Johannes Plenio su Unsplash

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