Ho deciso di regalare a mia mamma un lettore di ebook. Legge molto, e avendo ormai quasi 81 anni (domenica) i libi cominciano a pesarle, soprattutto quando se li trascina dietro da un piano all’altro della casa dove ormai vive sola.
Finalmente l’agognato prodotto è arrivato. Carino, leggero, maneggevole, con quei caratteri così grigi che sembrano quasi tratti di inchiostro vecchio su carta assorbente.
Bene, mi son detto, ora regaliamole anche un paio di libri che potrebbero piacerle, e infiliamoceli dentro, così può iniziare a usarlo subito. E qui sono cominciati i problemi.
Sì, i problemi. Perché per la prima volta mi sono scontrato con la famigerata protezione Adobe DRM.
Tralascio le difficoltà per ottenre i libri, tra registrazione a siti, scaricamento di software di decine di MB, installazioni varie. Ciò che è importante, però, è che l’esperienza mi ha portato a fare delle riflessioni sull’argomento. E mi sono detto quanto segue.
Primo: se continuano così, mi sa che gli ebook se li tengono loro. Se devo installare il software in ogni PC che intendo utilizzare per archiviare o leggere libri regolarmente pagati, e che quindi percepisco come miei, e non posso copiarli in più di sei dispositivi, allora la voglia passa.
Secondo: se i prezzi devono rimanere così alti, e se non posso nemmeno rivendere un ebook come rivenderei un libro usato (anche se i miei libri li venderei solo in caso di estrema necessità, ma questo è un altro discorso), la sensazione che ho è che gli editori abbiano escogitato un modo per incrementare i margini senza grandi investimenti o problemi, passando quasi interamente a profitto i costi di stampa e soprattutto di distribuzione (oltre alla percentuale dovuta al libraio), caricandoli sul prezzo finale, che è ancora troppo vicino a quello di un libro cartaceo.
Ho deciso di cercare di saperne di più, e sono incappato in questo straordinario post, che riporta la posizione lucida e che non fa una grinza di un “libraio digitale”, che dimostra che, almeno per lui, i DRM sono un costo. Vi invito a leggerlo, perché è illuminante.
I DRM pesano principalmente sugli acquirenti onesti, come nel tuo caso. Hai la mia solidarietà.
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Hai ragione, la voglia è subito passata anche a me. Io ho preso un Kobo Glo e ancora non lo uso: ho tanti ebook presi su Amazon, che quindi NON posso peggere sul Kobo.
Ma la storia non cambia se compri altri ereader: perché nessuno ti garantisce la lettura di qualsiasi ebook.
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Grazie x il post, è interessante. Io non ho un ebook reader e non sapevo di questi problemi. Effettivamente così ti passa la fantasia…
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Se posso aggiungere una nota di colore, quasi tutti gli eReader (come il mio) hanno uno switch software, per cui possono leggere o .mobi oppure .epub e rispettivi DRM. Questo per ragioni contrattuali.
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Sì, il DRM è fatto per offendere i lettori che pagano. E infatti non compro mai e-book con DRM, a volte capita, ma ho deciso che non voglio farmi prendere in giro. Una casa editrice seria non usa il DRM.
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eppure, ho provato a fare una ricerca, e case editrici che non utilizzino Adobe DRM ne ho trovato veramente pochissimi, a parte i piccoli editori. Delle grandi, forse solo Newton Comton utilizza la protezione Watermark, molto più leggera e meno invasiva (in pratica nel libro viene “impresso” il nome dell'acquirente, in modo che si possa sempre risalire a chi lo ha messo in giro in caso di utilizzi impropri o illeciti).
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Alla fine sono riusciti a caricare i libri sul lettore, però solo grazie al fatto che sono testardi, ho una certa conoscenza di PC ecc. e ho due computer (su uno misteriosamente è stato impossibile). Però così veramente si scoraggia la diffusione dei libri digitali (oltre che col prezzo che mi pare comunque ancora troppo alto)
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Credo perà che calibre li converta (anche se forse non può farlo con quelli con Adobe DRM, mi sa che hai ragione)
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Grazie.. e comunque, in INternet è pieno di metoi e programmi per craccarlo, quindi alla fine il DRM diventa un invito alla pirateria….
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Ho provato 3 volte con Calibre, l'unica cosa che ci ho guadagnato è installare mondezza nel PC 😀
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Sì, ci sarà sempre un modo per aggirarli. Però mi piacerebbe si evitasse, come non è successo per la musica, che la gente inizi a pensare “scaricare illegalmente è più semplice”. Perché scommetto (e non perderei) che i titoli dei grossi editori, i promotori dei DRM, già si trovano in rete. DRM o no.
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Molto interessante il link alla lettera di Ciccio Rigoli su Il Colophon. Io spesso se per i libri con DRM esiste anche un cartaceo, preferisco acquistare il cartaceo.
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io mi sto avvicinando al mondo degli e-book solo ora, amo molto i libri di carta, e non pensavo che ci fossero tutte queste difficoltà.. Ciao!
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Io leggo gli e-book ancora al computer. Mi dovrei evolvere, ma poi si leggo queste cose e… insomma, non mi sembra tutto rosa e fiori nemmeno con un e-book reader!
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